Biografia di Leonardo Pieraccioni
Leonardo Pieraccioni assegna un ruolo fondamentale nella sua carriera alla palestra del cabaret, ma il suo astro ha iniziato a brillare in TV.
Verso la metà degli anni Ottanta, Leonardo di giorno lavora come impiegato e la sera si esibisce nei locali con Giorgio Panariello e Carlo Conti. All’inizio degli anni Novanta gli spettacoli “Pieraccioni verso l’Europa” e “Leonardo Pieraccioni Show” ottengono, soprattutto in Toscana, un grande successo di pubblico. A quell’epoca Pieraccioni, nato a Firenze il 17 febbraio 1965, aveva poco più di vent’anni.
Poco dopo, insieme a Conti, Pieraccioni inventa per un’emittente locale una trasmissione destinata a diventare un successo: “Succo d’Arancia” che in seguito si trasforma in “Vernice Fresca”.
All’inizio degli anni Novanta Pieraccioni sbarca sulle reti nazionali: nel 1990 “Deejay Television, nel 1991 “Fantastico” e nel 1992 “Europop”. Ma nel 1993 il varietà condotto insieme a Brigitta Boccoli “Vamos a bailar” è un mezzo fiasco. E Pieraccioni chiude la partita con il piccolo schermo.
Molto prima di tagliare il traguardo del cinema, poco più che ventenne, Pieraccioni aveva girato una ventina di corti amatoriali. Poi, dopo avere interpretato come attore “Bonus Malus” di Vito Zagarrio, “Zitti e Mosca” di Alessandro Benvenuti e “Miracolo Italiano” di Enrico Oldoini, arriva il debutto nella regia.
Un anno memorabile, il 1995. Pieraccioni realizza infatti il suo primo film, “I laureati”. E il pubblico lo premia. A sorpresa un film costato “due lire” va a guadagnare la cifra spropositata di 15 miliardi di lire. E Pieraccioni diventa il golden boy del nostro cinema quando il suo secondo film, “Il ciclone” (1996), ne incassa più di 75, fracassando di botto tutti i record nazionali di allora. Se una Maria Grazia Cucinotta vi sembra poco e Lorena Forteza in coppia con Natalia Estrada non abbastanza, quanto può valere un Pieraccioni più Claudia Gerini, Barbara Enrichi, Vanessa Lorenzo e Mandala Tayde in “Fuochi d’artificio” (1997), il suo terzo film? E che dire di un Pieraccioni cowboy in Garfagnana alle prese con due mostri sacri come Harvey Keitel e David Bowie diretto dall’amico Giovanni Veronesi ne “Il mio West” (1998)?
Della sua storia seguente di regista e attore fanno parte il giovane Arturo de “Il pesce innamorato” (1999) che sceglie di vivere in una casetta nel bosco alle prese per la prima volta con la paternità e il timido maestro elementare Leopoldo protagonista de “Il principe e il pirata” (2001). Intanto nella stagione 2000-2001 Pieraccioni torna in teatro con la ripresa del suo spettacolo “Leonardo Pieraccioni Show”.
Nel 2003 torna alla regia con “Il paradiso all’improvviso” in cui vuole accanto a sé la comicità sgrammaticata di Anna Maria Barbera in arte Sconsolata. Nel 2005 dirige e interpreta “Ti amo in tutte le lingue del mondo” dove vuole accanto a sé i suoi vecchi amici Massimo Ceccherini e Giorgio Panariello. Nel 2007 dirige e interpreta “Una moglie bellissima” scegliendo come interprete Laura Torrisi che diviene sua compagna anche nella vita (e da cui ha una figlia nata nel 2010). Nel 2009 esce il suo successivo film “Io & Marilyn” e nel 2011, come al solito nel periodo natalizio, esce la sua successiva fatica “Finalmente la felicità”.
Come ormai consuetudine rodata, nel dicembre 2013 esce il suo film “Un fantastico via vai” con Serena Autieri, Massimo Ceccherini e Giorgio Panariello.
Pieraccioni è anche autore di libri: “Trent’anni, alta, mora” (1998), “Tre mucche in cucina” (2002), “A un passo dal cuore (2003).